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Il genocidio armeno e le condoglianze del capo del governo turco Erdogan

Durante la guerra il governo dei "Giovani turchi", timoroso che gli Armeni che vivevano nell'Impero potessero allearsi coi russi, procedette ad una serie di massacri e deportazioni, ricordata oggi col nome di "genocidio armeno", e che ancora oggi le autorità turche non riconoscono appieno, nei termini proposti dagli storici.

Francobollo Genocidio ArmenoIl 1909 registrò un eccidio di almeno 30.000 persone nella regione della Cilicia.

Nel 1915 alcuni battaglioni armeni dell'esercito russo cominciarono a reclutare fra le loro fila armeni che in precedenza avevano militato nell'esercito ottomano. Intanto l'esercito francese finanziava e armava a sua volta gli armeni, incitandoli alla rivolta contro il nascente potere repubblicano.
Nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1915 vennero eseguiti i primi arresti tra l'élite armena di Costantinopoli.
In un solo mese, più di mille intellettuali armeni, tra cui giornalisti, scrittori, poeti e perfino delegati al Parlamento furono deportati verso l'interno dell'Anatolia e massacrati lungo la strada.

Arresti e deportazioni furono compiute in massima parte dai «Giovani Turchi».

Nelle marce della morte, che coinvolsero 1.200.000 persone, centinaia di migliaia morirono per fame, malattia o sfinimento.

Queste marce della morte furono organizzate con la supervisione di ufficiali dell'esercito tedesco in collegamento con l'esercito turco, secondo le alleanze ancora valide tra Germania e Impero Ottomano.
Altre centinaia di migliaia di Armeni furono massacrati dalla milizia curda e dall'esercito turco.

Il numero degli armeni morti nel massacro è controverso.
Fonti turche stimano il numero dei morti in 200.000, mentre quelle armene arrivano a 2.500.000.
Gli storici stimano che la cifra vari fra i 500.000 e 2.000.000 di morti, ma il totale di 1.200.000/1.300.000 è quello più diffuso e comunemente accettato, anche se negli ultimi anniversari il numero dichiarato è stato 1.500.000.

Il governo turco continua ancora oggi a rifiutare di riconoscere il genocidio ai danni degli armeni ed è questa una delle cause di tensione tra Unione Europea e Turchia.
Una recente legge francese punisce con il carcere la negazione del genocidio armeno. Per converso, già da tempo la magistratura turca punisce con l'arresto e la reclusione fino a tre anni il nominare in pubblico l'esistenza del genocidio degli armeni in quanto gesto anti-patriottico.
Ma una notizia pubblicata da Antonio Ferrari su “Il Corriere della Sera” del 24 aprile 2014 infrange un tabù quasi secolare: il premier turco Recep Tayyip Erdoğan, in occasione del 99mo anniversario del genocidio, con un comunicato definisce “inumano” il fatto e offre le condoglianze ai nipoti e discendenti del popolo che fu vittima dello sterminio.

Mai nessun capo di governo turco aveva usato parole così chiare sul massacro degli Armeni, che i vertici della Turchia hanno sempre ostinatamente respinto. L’obiettivo di Erdogan è però chiaro a tutti: correggere la sua immagine offuscata da scandali e poco edificanti comportamenti, in vista delle elezioni presidenziali di agosto.

Francobolli dedicati al genocidio armeno

Francobollo Genocidio ArmenoChristian Genevier, artista francese, crea un francobollo personalizzato, sfruttando un servizio delle poste francesi che permette delle personalizzazioni
La nostra posta permette alla clientela di farsi stampare, sotto la propria responsabilità, delle carte valori con potere di affrancatura e con una vignetta che le personalizzi. Utilizzando questa possibilità innovatrice, ho creato un francobollo per ricordare il genocidio armeno del 1915. L’idea mi è venuta dopo i dibattiti all’Assemblea nazionale su chi nega il genocidio. Scorrendo i documenti, mi sono sentito prossimo alle vittime e la mia emozione è stata sintetizzata in questo francobollo”.

Un evento filatelico itinerante che mostra al pubblico i francobolli originali dei paesi belligeranti riguardanti il periodo della Prima Guerra Mondiale

Mostra filatelica per i comuni

Mostra filatelica per le scuole

Mostra filatelica per associazioni