Francobolli per la raccolta fondi di Croce Rossa durante la Prima Guerra Mondiale
Nel 1914 la guerra cominciava ad imperversare in Europa: dai Balcani la violenza e gli scontri si diffusero rapidamente e tra il 1914 e il 1915 moltissimi stati europei erano in guerra gli uni contro gli altri.
Si tornò quindi a nominare la Croce Rossa, e con essa anche la Convenzione di Ginevra: la grande organizzazione umanitaria si occupava anche del soccorso ai feriti, in campo neutrale, e dell'assistenza ai bisognosi e ai disperati che venivano coinvolti nella Prima GUerra Mondiale.
Per fare ciò aveva bisogno di finanziamenti, finanziamenti corposi. E per ottenerli alcuni governi nazionali pensarono di ricorrrere ai francobolli.
Durante la Prima Guerra Mondiale, l'Italia ed altri paesi come la Francia, il Belgio e Monaco, emisero francobolli con una sovrastampa, che andava a favore della Croce Rossa.
- Francia: il 18 agosto 1914 fece sovrastampare i francobolli ordinari da 10 centesimi del tipo Semeuse ('seminatrice') con una scritta rossa +5 c, a beneficio della Croce rossa; il 10 settembre 1914 emise anche un nuovo francobollo, da 10 centesimi del tipo Semeuse, con l'indicazione della sovrattassa di 5 centesimi già integrata nel disegno originale.
Nella sovrastampa c'è da notare come si sia giocato graficamente con il simbolo + che ricorda moltissimo la croce emblema dell'ente. - Belgio: fra il 1914 e il 1915 decide di riemettere i francobolli per il monumento al conte de Merode e quelli con l'effige del re Alberto, sia in formato piccolo che in formato grande, indicando un sovrapprezzo 5+5 centesimi, 10+10 centesimi e 20+20 centesimi, a favore della Croce rossa.
- Monaco: nel 1915 sovrastampò il suo francobollo ordinario da 10 centesimi che recava l'effige del principe Alberto con un +5c, e come per la Francia, il simbolo + ricorda moltissimo la croce emblema dell'ente.
- Italia: nel 1915 entrò in guerra e decise di sovvenzionare filatelicamente la Croce rossa, senza ricorrere a sovrastampe o sovrapprezzi, ma dedicando un'emissione speciale a questa operazione di raccolta fondi.
I francobolli speciali per sovvenzionare la Croce Rossa in Italia durante la Prima Guerra Mondiale
Non furono francobolli commemorativi, ma francobolli a scopo di raccolta fondi.
Essendo una serie speciale non erano obbligatori e i cittadini potevano scegliere se usarli o meno, ma "tenuto conto dello scopo altamente umanitario che ha motivato la creazione", il ministro raccomandò agli uffici "e singolarmente a tutti i funzionari e agenti dell'amministrazione di mettere in opera il massimo impegno per procurarne una vendita estesa".
Altro non erano che due francobolli, che iniziarono a circolare attorno al novembre del 1915, del valore di 10 centesimi e di 15 centesimi, ognuno con un sovrapprezzo di 5 centesimi.
La cosa originale di questa operazione era l'indicazione del sovrapprezzo, non sovrascritto o sovrastampato, ma indicato direttamente nella stampa originale dei francobolli.
I soggetti relativi alla Prima Guerra Mondiale ed al patriottismo bellico: erano raffigurati la bandiera italiana inghirlandata e l'aquila coronata con lo stemma sabaudo.
Nel 1916 con l'aumentare delle spese si dovette ricorrere alla sovrastampa, così i francobolli da 15 centesimi (+5 centesimi) vennero sovrastampati con il 20. Nel giro di qualche mese si fece comunque uscire un nuovo francobollo, senza sovrastampa, con il corretto valroe 20 centesimi con 5 centesimi di sovrappresso da donare alla Croce Rossa.
Questo fa sì che la serie completa di francobolli italiani dedicati alla raccolta fondi per la Croce Rossa sia composta di 4 francobolli: quello da 10+5 centesimi, quello da 15+5 centesimi, quello da 15+5 centesimi con la sovrastampa dei 20 centesimi, quello da 20+5 centesimi.
Per le colonie d'Africa Somalia, Eritrea e Libia la serie viene sovrastampata
L'emissione dei francobolli dedicati alla raccolta fondi per la Croce rossa diede il via ad una prassi che divenne comune per anni: la sovrastampa delle serie commemorative anche per le colonie. Ecco che quindi i francobolli dedicati alla Croce rossa furono sovrastampati con le diciture Somalia, Eritrea e Libia (che comprendeva Tripolitania e Cirenaica).