Dai papaveri a Cape Helles: francobolli per non dimenticare

Eccovi un’altra magnifica serie di francobolli commemorativa realizzata e distribuita da Royal Mail.

All’interno di questa serie che celebra il centenario della Prima Guerra Mondiale troviamo molti ricordi delicati, che celebrano sentimenti, poesie, monumenti e memorie.

• i papaveri simboleggiano il ricordo, dopo che nel maggio del 1915 un medico canadese, il maggiore John McCrae, scrisse un poemetto intitolato “In Flanders Fields” dove descriveva i papaveri, fiori delicati, parlando con la voce dei soldati caduti ed incitando i compagni e continuare la lotta. Quel poemetto trasformò il fiore in un simbolo del ricordo per tutto il mondo inglese.
  “Poppies” (papaveri” è un’opera stratta dell’artista di Londra Howard Hodgkin che si è ispirato ai papaveri della Normandia e che costituisce il delicato disegno del primo francobollo della serie.
• “ALL THE HILLS AND VALES ALONG” è il lavoro di quattro strofe di Charles Hamilton Sorley che descrive le truppe che avanzano cantando verso la linea del fronte. Sorely aveva 20 anni quando nel 13 ottobre 1915 venne ucciso da un cecchino. Questi versi furono recuperati nella sua borsa e furono pubblicati e commemorati tra i 16 più importanti versi della Prima Guerra Mondiale.
• Nel terzo francobollo della serie commemorativa viene rappresentato il fuciliere Kulbir Thapa, in servizio con l’unità che attaccò le linee tedesche il 25 settembre 1915, il primo giorno della battaglia di Loos. Ferito e separato dal suo battaglione raggiunse le linee del fronte tedesco, trovò un altro soldato inglese ferito e restò con lui tutto il giorno e tutta la notte prima di riuscire a portarlo in salvo la mattina successiva. Nonostante fosse ferito torno ancora nelle linee nemiche e salvò altri compagni diventando un eroe ed il primo Gurkha nepalese ad essere insignito della Victoria Cross.
• “The Kensingtons a Laventie” fu dipinto da Eric Kennington: militò nel reggimento di Londra dal 1914 al 1915, ma fu ferito e lasciato a riposo e si dedicò quindi a quest’opera d’arte applicando strati di colore ad olio su una una lastra di vetro e dipingendo così in senso inverso. L’immagine raffigura Kennington ed i suoi compagni che si riposano in un villaggio in rovina dopo un estenuante periodo in trincea durante l’inverno tra il 1914 ed il 1915.
  Il dipinto onora la forza e la solidarietà dei soldati semplici.
• Cape Helles, Gallipoli, Turchia: in questa immagine il fotografo britannico Ernest Brooks mostra un soldato britannico sulla tomba di un compagno a Cape Helles, in un suggestivo tramonto, seppur in bianco e nero. Brooks usa spesso le sagome, rende i soldati irriconoscibili, ma i loro contorni diventano simboli per il ricordo e per tutti i militi ignoti della Prima Guerra Mondiale.
  Cape Helles, nella punta meridionale della penisola di Gallipoli, fu testimone di sanguinosi combattimenti il 25 aprile 1915.
• Ecco il pallone che spinse i soldati all’avanzata: fu il sergente Frank Edwards, capitano della squadra di calcio, a lanciarlo in avanti verso le linee nemiche per invitare le truppe ad avanzare, il 25 settembre 1915. L’azione non fu molto approvata dagli ufficiali ma offrì una distrazione agli uomini del fronte, che dovevano avanzare verso il fuoco nemico. Ad oggi il pallone è conservato presso il Regimental Museum.