Michetti a destra

Il Michetti a destra è una tipologia di francobollo emesso dalle poste del Regno d'Italia a partire dal 20 marzo 1906.

I tipi prodotti furono quattro, tutti ricavati da un bozzetto disegnato dal pittore Francesco Paolo Michetti che raffigura l'effigie di Vittorio Emanuele III rivolta verso destra e che ha originato il nome con cui i francobolli sono noti. Ebbero validità fino al 6 aprile 1924.


  

Nel 1903 la Regina Elena del Montenegro fece pressioni per ideare una serie di francobolli artisticamente più raffinata della precedente Serie floreale. Questa nuova serie avrebbe dovuto utilizzare le possibilità comunicative che all'epoca avevano i francobolli, per promuovere la famiglia reale e l'orgoglio italiano. Per la realizzazione la Regina suggerì di ricorrere ad un artista all'apice della sua popolarità: Francesco Paolo Michetti. Elena del Montenegro non si limitò solo a dare delle direttive ma volle proporre anche i soggetti con i quali illustrare le vignette che vennero poi utilizzati dal pittore per realizzare alcuni saggi oggi conservati presso il Museo Postale di Roma.

L’ Officina Calcografica Italiana che all’epoca stampava i francobolli per il Regno d’Italia, mise in contatto con Francesco Paolo Michetti il miglior incisore che avevano a disposizione: Robert Savage.
Dall'incontro nacque il bozzetto con il quale fu poi effettivamente prodotto il francobollo ufficiale.
Savage realizzò tre conii definitivi per il francobollo da 15 centesimi nel quale la vignetta mostra l'effigie del Re rivolta a destra e nello sfondo alle spalle del sovrano il mare è agitato ma davanti è calmo e la corona sabauda coincide con il disco solare. L'illustrazione è un'allegoria che vuole indicare come il nuovo sovrano si lasciava alle spalle il passato burrascoso che aveva portato al regicidio del 1900 dove il padre Umberto I aveva perso la vita.
Il 20 marzo 1906 il francobollo fu regolarmente emesso ed oltre che singolarmente poteva anche essere acquistato il libretti da 24 esemplari. Nel 1909 fu necessario produrre nuovamente il francobollo ma questa volta provvide direttamente l'Officina Carte Valori di Torino in modo tipografico e dunque modificando l'incisione originale tanto che in questa nuova produzione sono visibili due stellette sul bavero della giubba del sovrano.
Nel 1911 fu decisa una nuova produzione calcografica e fu necessaria ancora un'incisione che rese più spessa la “C” di centesimi, eliminò gli spruzzi di schiuma nella parte bassa dell'onda e modificò la posizione del disco solare che racchiude la corona (che è più schiacciata), oltre ad altri piccoli particolari.
Nel 1916 in seguito al ritorno alla tariffa da 20 centesimi per le lettere ordinarie i francobolli subirono la soprastampa per correggerne il valore.

Un evento filatelico itinerante che mostra al pubblico i francobolli originali dei paesi belligeranti riguardanti il periodo della Prima Guerra Mondiale

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